Megapixel, videocamera hd, app, giochi e quant’altro. E’ il corredo standard di ogni smartphone in circolazione. Peccato
però che a fare le spese su tutto quello contenuto all’interno del dispositivo sia la grandezza della batteria che sempre più spesso vede esaurisi e in breve tempo. Gli esperti hanno definito questa “sindrome” come battery deficit, e a quanto pare nessuno ne è immune. La batteria non regge il passo dei telefoni intelligenti, che sempre più spesso sembrano avvicinarsi ai mini computer portatili. Sono molte le aziende che da tempo studiano una soluzione per risolvere defrinitivamente il problema legato alla batteria, che per un uso medio-intenso può non arrivare nemmeno a fine giornata.
Molti gli esempi di dispositivi “contagiati” da questo problema.
L’iPhone 4S ad esempio, non appena uscito ha costretto l’azienda a contattare gli utenti per cercare di comprendere come e dove intervenire sul problema. La lista sarebbe lunga, aziende come HTC, LG e Samsung non sono risparmiati dal deficit legato alla longevità della batteria. Se molte imprese studiano le prossime mosse c’è chi, ad esempio la Motorola, ha lanciato il Droid RAZR Maxx con una batteria da 3.300 mAh (quasi il doppio rispetto a quella che monta il Razr classico),
raggiungendo così 18 ore in autonomia in conversazione. Ovviamente la maggiore longevità della batteria corrisponde però ad un maggiore ingombro nel retro dello smartphone, aumentando così il peso e le dimensioni del terminale. A quanto pare la sfida è tutt’altro che terminata.
di Daniele Trenca

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