Stando a quanto riportano alcun media (Wired), un Samsung Galaxy S10 5G avrebbe preso fuoco da solo, in Corea del Sud, finendo prevedibilmente distrutto. In virtù di ciò, il proprietario ha domandato un risarcimento alla società produttrice, che tuttavia rispedisce al mittente qualsiasi responsabilità. Quale sarà la verità?
Purtroppo, Samsung ha alle spalle altri episodi non particolarmente felici in tal senso. Si pensi agli esempi del Galaxy Note 7, che potrebbero costituire uno sgradevole biglietto da visita a questa nuova ipotesi di guasto. Ipotesi, appunto. Perché in fondo la vicenda è ancora avvolta nel mistero.
Quel che si sa è che il proprietario del device sostiene di averlo poggiato su un tavolo, quando ha improvvisamente sentito un intenso odore di bruciato. L’origine di questo odore era proprio lo smartphone, che in pochi secondi avrebbe preso fuoco, generando fumo e fiamme. Il proprietario l’ha poi dovuto far cadere per terra, considerato che il dispositivo era bollente, e che all’interno del dispositivo era tutto bruciato.
Il proprietario del device ha poi pubblicato le foto di quanto accaduto sul web, inviando il cellulare a Samsung, che avrebbe esaminato il dispositivo senza tuttavia capire l’accaduto. Al contrario, Samsung sarebbe poi passata al contrattacco, affermando che la combustione sarebbe responsabilità del proprietario, e non certo del proprio cellulare.
Considerato inoltre che non vi sono ulteriori segnalazioni, sarebbe dunque errato parlare di un nuovo caso Note 7. Ma, si sa, le speculazioni sono dietro l’angolo.