I telefonini con antifurto sono disponibili da oggi anche in Italia: se il cellulare viene rubato parte un antifurto attivato a distanza in modo che quando la Sim card viene sostituita, il telefonino rubato invia un messaggio verso un\’utenza predeterminata,
alla quale comunica il numero telefonico e i dati della nuova card inserita, smascherando il ladro che deve presentare dei documenti personali per attivare una nuova SIM.
La sicurezza verrà anche estesa alla sicurezza edi dati contenuti nel telefonino, ormai equiparato (smartphone) ai computer: virus, spyware e spam troveranno una barriera che cercherà di impedirgli di far danni.
Al congresso CTIA Wireless di Los Angeles i costruttori hanno annunciato che inizieranno a produrre telefonini all’insegna di una maggiore sicurezza informatica basandosi sulla tecnologia “Mobile Trusted Module” (MTM).
Grande interesse, ovviamente ruota intorno al mobile commerce, ossia alla possibilità di comprare qualcosa con il cellulare, che deve ovviamente essere protetto, fungendo in pratica da carta di credito.
La sicurezza nella telefonia mobile ha tre precisi obiettivi:
- la protezione dei dati dell’utente
- la sicurezza nei sistemi di pagamento mobili
- la blindatura dei contenuti affinché questi ultimi siano utilizzati nel modo previsto dai distributori
Iain Gillot, presidente di IGT, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa in quanto “gli attacchi verso i telefoni mobili, inclusi virus, spyware e spam, e la perdita di informazioni personali e finanziari, se non dell’apparecchio stesso, chiaramente aumenteranno mano a mano che i telefonini immagazzinano informazioni critiche per l’utente e gestiscono transazioni”.
Fonti: Corriere.it / Kataweb
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