Stando a quanto sostiene un recente studio del King’s College di Londra, l’utilizzo di smartphone e di tablet potrebbe avere delle conseguente negative sulla quantità e sulla quantità del riposo dei più giovani, e in particolar modo dei bambini, andando a ridurre in modo rilevante la qualità del sonno dei più piccoli, riducendone la continuità durante la notte e costringendoli a pisolini “riparatori” nel pomeriggio.
La ricerca – che ha analizzato i comportamenti di 125 mila ragazzini dai 6 ai 19 anni – riporta che i giovani che sono abituati a utilizzare i dispositivi tecnologici (come, appunto, smartphone e tablet) nei 90 minuti prima di mettersi a letto, hanno altresì il doppio delle probabilità di non dormire a sufficienza, con un aumento del 40 per cento dell’ammontare di riposo di scarsa qualità. Di contro, i giovani che hanno dichiarato di possedere smartphone e tablet, ma di non utilizzarli nell’ora e mezza prima di coricarsi hanno comunque riscontrato un rischio del 40 per cento di non dormire abbastanza, e addirittura un 50 per cento di possibilità in più di non riposarsi bene.
Dunque, lo studio londinese non solamente sottolinea come l’utilizzo di apparecchiature elettroniche non sia consigliabile in tarda serata, bensì sia anche in grado di determinare negativamente effetti prolungati, anche indipendentemente dall’orario in cui vengono utilizzati. A loro volta, le problematiche relative alla qualità e alla quantità del sonno potrebbero avere un effetto diretto sullo sviluppo di obesità infantile, sulla difficoltà nell’apprendimento e sull’insorgenza di vere e proprie patologie psichiatriche.
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