Proseguiamo nel nostro tour dei nuovi schermi rivoluzionari che sono supportati dagli ultimi modelli degli smartphone. Oggi analizziamo da vicino la tecnologia Amoled (acronimo di Active Matrix Organic Light Emitting Diode, ossia diodo organico a emissione di luce a matrice attiva). E’ una tecnologia per schermi flessibili.
Il primo smartphone con schermo Amoled fu il modello i8910 Omnia HD della Samsung, sul mercato dal febbraio 2009, con un display a 3.7’’ a 16 milioni di colori (360×640 pixel). Secondo la multinazionale coreana non si può paragonare la tecnologia Amoled con quella Lcd Ips del display Retina montato sull’iPhone 4.
La tecnologia Amoled non ha bisogno di retro-illuminazione ed è dotato di un contrasto molto alto, profondità del nero ed un’accuratezza dei colori ed angolo di visione. Una delle peculiarità di questi schermi sono (oltre ad essere sottili) la leggerezza e la robustezza. A questi schermi si aggiungono anche i Super Amoled, una ulteriore evoluzione che apporta novità sulla luminosità con minori consumi e minori riflessi della luce solare.
Il primo prodotto ad aver integrato questa tecnologia è lo smartphone Samsung Wave S8500 presentato nel febbraio 2010.
Uno degli svantaggi di questi schermi è che potrebbe creare problemi se si osservano in presenza di luce solare. Caratteristiche e dichiarazioni a parte, come sempre la vera sentenza sarà decretata dal mercato dove saranno i consumatori a decidere quale sarà lo schermo preferito. L’ennesima battaglia Samsung vs Apple.

Devi essere registrato per inviare un commento. Login
Scrivi un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.