Era forse prevedibile che con la trasformazione dei vecchi telefonini cellulari di una volta in veri e propri personal computer mobili, sempre più performanti e comunque orientati a permettere la navigazione su Web, lo scambio di e-mail nonché il download e l’esecuzione di software, la sua condivisione con gli altri dispositivi tramite protocollo Bluetooth, i malware, ovvero dei software scritti esclusivamente per portare dei danni al sistema preso di mira, si diffondessero a macchia d’olio.
Ed ecco, oggi, essi compaiono sui telefoni cellulari e/o smartphone che dir si voglia.In realtà già qualche estate fa degli esperti erano venuti a conoscenza di un codice scritto appositamente per insidiarsi nei telefoni cellulari corredati di sistema operativo Symbian S60.
Da Cabir in poi, così era il nome dato a questo codice virus, il numero di malware ha raggiiunto oggi quota 102 e, stando a quanto riferito sul Avert Labs Blog, l’attuale rischio di vulnerabilità è enorme, visto che tutti sottovalutano la possibilità di contrarne qualcuno pure sul telefonino. Inoltre la maggior parte degli utenti non ha competenze tali da attuare sistemi di protezione ma scambia mail, apre ed invia messaggi MMS con tutta naturalezza e senza annusare il tranello degli hacker.
Secondo quanto riportato da McAfee ed F-Secure, oggi possono essere facilmente sviluppati virus per cellulari e/o malware pericolosi almeno quanto quelli che colpiscono computer con sistemi come Windows.
Il gruppo Tim, uno dei più grossi operatori di telefonia mobile in Europa, ha adottato la soluzione F-Secure Mobile Anti-Virus per circoscrivere il problema, mentre McAfee ha annunciato VirusScan Mobile, uno strumento di protezione studiato per la piattaforma Windows Mobile 5.0.
Fonte: Programmazione.it
Devi essere registrato per inviare un commento. Login
Scrivi un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.