Non si tratta del primo virus per smartphone e, forse, nemmeno del più pericoloso. Tuttavia, Mazar sta acquisendo una fama globale molto rapida, e probabilmente anche in virtù di una delle sue principali peculiarità: il virus non attacca i cellulari che utilizzano l’alfabeto cirillico e, dunque la lingua russa.
Un elemento, quello di cui sopra, che molti hanno utilizzato per cercare di comprendere quale sia l’origine di questo malware, in grado di minacciare gli utenti che hanno un sistema operativo Android sul proprio smartphone.
Comparso come un SMS innocuo, Mazar permetterebbe a chi lo manovra di poter cancellare tutti i dati contenuti all’interno dei device degli utenti colpiti o, se preferiscono, utilizzarli per poter far telefonate o inviare dei messaggi a pagamento (che, naturalmente, hanno influssi piuttosto gravi sulla bolletta). Non solo: gli hacker, grazie a Mazar, possono leggere leggere i testi memorizzati sui device e spiare tutto il traffico internet sul telefono.
Stando alle statistiche preliminari sulla sua diffusione, solo in Danimarca 100 mila SMS sarebbero stati già inviati: messaggi che all’apparenza non destano alcuna preoccupazione (contengono solo il link a quello che sembra un messaggio multimediale), ma che ben presto manifestano tutta la loro pericolosità: cliccando sul link, infatti, la vittima scarica sul telefono un software tor, che abilita le connessioni anonime a internet, attraverso cui a sua volta viene scaricato il malware.
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