Secondo quanto rivela una recente ricerca condotta dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo) l’Italia avrebbe il ben poco invidiabile primato di smartphone contraffatti in ambito europeo, con una cifra di 900 milioni di euro riferibile alla perdita di fatturato derivante dalla produzione di tali dispositivi. Un valore che, sostiene ancora Euipo, sarebbe superiore al 15% del ricavo totale.
Realizzata tenendo conto della realtà della contraffazione di smartphone nei vari Paesi europei, l’Italia si aggiudica così il primato davanti a Regno Unito, Germania, Spagna e Francia.
Per l’Euipo, la contraffazione di smartphone ha determinato un danno notevole al mercato in questione e alle aziende e ai lavoratori che in esso vi operano. Si stimano infatti che sono almeno 14 milioni di modelli contraffatti immessi sul mercato europeo, con perdita continentale di circa 2,9 miliardi di euro. Al di là della posizione di leadership italiana, seguono la Gran Bretagna con una perdita di 660 milioni di euro, la Germania, la Spagna e la Francia con rispettive perdite di 565, 386 e 380 milioni di euro.
Se usciamo fuori dai confini europei, si rileva che a livello mondiale vi siano almeno 180 milioni di li smartphone contraffatti, in grado di determinare un mercato di 45 miliardi di euro, il 12,9 per cento delle vendite totali. Il record globale appartiene alla Cina, con un fatturato generato dalla contraffazione pari al 36 per cento sul totale.

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