Cambiare lo smartphone? Non è più una priorità. O, meglio, non lo è per circa un italiano su tre, che sulla base di un nuovo studio riportato dal quotidiano Il Sole 24 Ore, ha dichiarato di voler ridurre di circa il 20% la spesa per l’acquisto di un nuovo smartphone, mentre quasi il 50% degli interessati ha affermato di voler rimandare il cambio di modello al prossimo anno.
Lo studio, condotto dalla società di ricerche Counterpoint in sette diversi Paesi (tra cui l’Italia), avvalora dunque la tesi secondo cui la pandemia di COVID-19 ha inciso e molto sui consumi di beni e di servizi non di prima necessità. Insomma, i telefonini probabilmente rientrano all’interno di questo recinto, e molti analisti stimano un bilancio in rosso per le vendite di fine anno.
Gli effetti si fanno peraltro sentire in tutto il mondo, con percentuali drastiche. Il 61% degli indiani ha affermato che non comprerà un nuovo smartphone fino al 2021, contro il 58% degli spagnoli, 56% degli italiani, il 43% degli inglesi e il 41% degli americani. Va sicuramente in controtendenza la Germania, dove solamente il 34% del campione oggetto di indagine rinuncerà fino al 2020 all’acquisto di un nuovo modello.
Su scala mondiale, affermano infine gli esperti di Counterpoint, ci sarà probabilmente una maggiore attenzione agli acquisti di prodotti di fascia media e bassa, considerato che in Italia e in buona parte dei Paesi interessati dallo studio si progetta già un taglio di circa il 25% del budget per l’acquisto di uno smartphone, a causa delle incertezze sulle possibilità di spesa futura delle famiglie.
Insomma, uno scenario futuro non particolarmente brillante, che continuerà a impattare sulle abitudini di acquisto degli italiani e dei consumatori del resto del mondo. In linea complessiva, il trend negativo dovrebbe durare almeno fino alla metà del 2021, caratterizzando un modello di shopping che preferirà meno acquisti e modelli meno cari.