Dopo i rapporti evidentemente rovinati con gli Stati Uniti, Huawei è sempre più impegnata a offrire soluzioni alternative a Google. Naturalmente, per farlo al di fuori dai confini nazionali, considerato il blocco decretato da Trump, la destinazione preferenziale non può che essere quella europea, dove poter testare le proprie intuizioni.
In questa ipotesi, l’azienda cinese ha scelto la collaborazione con un motore di ricerca francese, Qwant, che dal 2013 è impegnata a promuovere il proprio software che – tra i suoi principali termini caratteristici – assicura di non profilare gli utenti o usare bolle di filtraggio per presentare i risultati della ricerca.
Insomma, sembra proprio che Huawei abbia messo gli occhi sulla possibilità di sviluppare un motore di ricerca che tutela la privacy degli utenti meglio di quanto potrebbe fare Google. E proprio su questa leva Huawei vuole caratterizzare la propria offerta: mettere a disposizione degli utenti che acquistano i suoi smartphone un’alternativa migliore e più garantista di quella dei concorrenti.
Per il momento, Qwant è già scaricabile da App Gallery, il negozio di app di Huawei, per tutti gli utenti che volessero provare questa versione del programma.