Per conoscere le opere contenute nei musei capitolini ora basta uno smartphone, che grazie alla tecnologia a radiofrequenza Nfc (Near Field Communication) fa dialogare due dispositivi mobili a breve distanza. Il servizio, operativo dalla fine del mese di novembre, permette di visualizzare sul cellulare la storia delle trecento opere d’arte esposte nelle sale di Palazzo Nuovo, Palazzo dei Conservatori e nella Pinacoteca dei Musei Capitolini.
Per utilizzare il servizio il visitatore deve avvicinare il proprio dispositivo al tag (o scheda) che si trova accanto ad ogni statua o dipinto e in pochi istanti sul display del proprio smartphone apparirà la descrizione completa dell’opera che si ha di fronte. «Siamo i primi in Italia a lanciare questo nuovo modo di visitare un museo – ha commentato soddisfatto l’ assessore alla Cultura, Dino Gasperini – Chi non possiede uno smartphone, potrà usufruire di quelli in dotazione senza costi aggiuntivi sul prezzo del biglietto. In pochi mesi saremo
in grado di estendere l’ applicazione a tutti i Capitolini».
L’innovativo servizio è stato affidato alla Samsung Electronics Italia che ha sviluppato gli aspetti tecnici dell’iniziativa e ha messo a disposizione ben 200 telefoni cellulari Samsung Star Nfc per i tutti i visitatori dei Musei Capitolini. Al momento le guide delle opere d’arte sono disponibili in italiano e in inglese, ma presto il sistema crescerà e vedrà l’aggiunta di nuove lingue (su tutti l’ arabo).
di Daniele Trenca

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